La tua ironia sempre pronta, da eterno pagliaccio, avrebbe dette “er Capitano”. Per me oggi, dieci sono i mesi vissuti con la tua assenza.
Pagine bianche
Ci sono, sono sempre qui, ma su pagine bianche. Bianche come vedo la mia vita, sbiadita da un destino infame. Bianca, per ora.
Nove mesi, nove lune
Nove mesi, nove lune. Tempo che mi riporta indietro, a quando guardavo la faccia della luna, che scandiva la tua attesa.
Come un torrente
Sembrava un nido d’infanzia questa mattina la Asl di Vignanello. Piccoli batuffoli imbacuccati per il freddo ad aspettare il loro turno per essere vaccinati.
Tatuaggio
L’ho fatto, tesoro mio, ora anche io ho il mio tatuaggio. Quante volte mi avevate invitato a farlo, tu e tuo fratello, amanti di queste espressioni sulla pelle.
Otto
Otto mesi, vita mia. Sono trascorsi otto mesi, da quel maledetto ventisette aprile. Otto mesi, che non riesco a pesare temporalmente, ma che hanno gravato per il dolore, straziante e continuo, che mi ha sempre accompagnato.
Agrifoglio
L’ho sempre amato, l’agrifoglio, non solo perché rappresenta il Natale, ma perché benevolo e pungente nello stesso tempo. È l’inverno, è il calore, è il colore, con le sue sfumature verde oro, e le sue bacche rosse, piene di amore e speranza.
Quasi Natale
Mancano ormai davvero pochi giorni, al nostro primo Natale da vivere con la tua assenza. Ci sei, lo so, sempre con me, ma mi manca, da morire, il tuo contatto, il tuo essere qui anche per me.
È per te
Saresti stato il solito pagliaccio, oggi, ad appenderti le decorazioni dell’albero alla barba, a dirigere i lavori senza sporcarti le mani, pieno però della tua passione per il Natale.
Il nostro Presepe
Ci siamo. Il nostro periodo più bello dell’anno è iniziato, e io sono qui, a vivermi una dualità di sensazioni impossibili da spiegare. Sabato scorso, il Regno di Babbo Natale, tra emozioni e pianti che mi hanno accompagnato senza mai abbandonarmi.