Eri rimasto profondamente colpito dalla notizia della morte di un calciatore che rispettavi per la correttezza e per la generosità sempre profusa. Quella notizia di Davide Astori ti aveva scosso, tanto.
Dieci
La tua ironia sempre pronta, da eterno pagliaccio, avrebbe dette “er Capitano”. Per me oggi, dieci sono i mesi vissuti con la tua assenza.
Pagine bianche
Ci sono, sono sempre qui, ma su pagine bianche. Bianche come vedo la mia vita, sbiadita da un destino infame. Bianca, per ora.
Un altro uno di tutto
Venerdì prossimo. Il primo compleanno di tuo fratello senza te. Altro uno di tutto. Mi sconfigge, quasi più del mio primo compleanno vissuto con la tua assenza.
Pensiero ultimo
Questa mattina, senza alcuna volontà personale, un pensiero assale la mia mente. Il destino, il tuo destino, dove era scritto, e perché?
L’anno che verrà
Sta finendo, vita mia. Questo maledetto anno duemiladiciotto sta finendo. Inutile dissertare su quel che lascia, la tua assenza perpetua e un massacro di vite che restano indifese ad aspettare l’anno che verrà.
Otto
Otto mesi, vita mia. Sono trascorsi otto mesi, da quel maledetto ventisette aprile. Otto mesi, che non riesco a pesare temporalmente, ma che hanno gravato per il dolore, straziante e continuo, che mi ha sempre accompagnato.
Giro di boa
Sei mesi con la tua assenza. Giro di boa immaginario, in un “uno di tutto” da vivere, con te impalpabilmente presente in ogni mio respiro.
Il mio sfogo, la mia rabbia
Eccolo, il mio sfogo, o una piccola parte di quello che vorrebbe essere, su ciò che dal ventisette aprile sto patendo. Forse è arrivato il momento di gettare tutta la rabbia che ho in questo spazio virtuale, dandogli così anche il giusto significato.
Inutile ogni sorta di difesa
Inutile ogni sorta di difesa, o di strategia. Si rimane immobili, storditi da un dolore che non ha eguali, a cercare di riordinare una distruzione che non ha paragoni, nemmeno con il caos cosmico primordiale.