Sono passati due mesi, tesorone mio, due mesi da quel maledetto 27 aprile. E io sono qui, immobile nella mia disperazione, a cercare di vivere la tua perpetua assenza. Compito impossibile, almeno credo sia così, ora. Due mesi nei quali una bolla mi ha aiutato ad affrontare l’immediatezza della tua eterna partenza, ma che poi volutamente ho fatto scoppiare, perché troppo mi allontanava da te schermandomi questa infame realtà che per quanto tremenda sia, dovrò imparare ad attaccare.