Vivo schermata, da un dolore che mi tiene lontana dalla festa che abbiamo sempre amato. Tutto mi sfiora, in modo impalpabile, a non scuotere più quelle emozionalità che sempre ho vissuto, guardando il mio Natale, i miei trascorsi.
Sempre tu
Ci provo, mi impegno, mi sforzo violentando la mia anima distrutta, per tornare sempre al punto di partenza. Sempre tu, con me, e il tuo ricordo e la tua mancanza che stronca ogni funzione vitale.
Tutto appare
Accorgersi che tutto intorno continua a scorrere, come un copione già scritto ma non letto, da sfogliare giorno dopo giorno e interpretare, improvvisando ogni scena.
Quello che doveva essere
Adoro questa foto. Sono i miei due figli, piccoli, Eravamo a Padova, basilica di sant’Antonio. Nel cortile si sono incamminati, uno di fianco l’altro, e questo scatto l’ho sempre considerato il preludio della nostra vita.
Il mio Grillo parlante
È sempre lei, la consapevolezza del tuo non essere qui con me, che mi ha investito in pieno come un treno in corsa, senza fermate. La consapevolezza, questa infame realtà con la quale ho iniziato a fare i conti. E, al momento, sembra stia vincendo lei.