È come sulla vetta di una montagna. Giri lo sguardo per vedere cosa ti circonda, ma resti immobile con le gambe inchiodate a un infinito che non ti appartiene.
Quattordici senza te
Un altro mese se ne è andato, scivolando indifferente al mio dolore. Tutto continua, senza colmare quel vuoto, il tuo vuoto. Che esiste, intangibile per gli altri, ma per me maledettamente concreto. Ormai da quattordici mesi.
Pensieri
Sempre gli stessi, ormai da più di tre mesi. Pensieri, che si rincorrono, giostra inarrestabile nella mia mente ormai screditata dalla tua assenza. I giorni trascorrono invariabilmente, fotocopia di una esistenza recisa.