Tante sarebbero state le candeline da spengere oggi, se un maledetto destino non avesse deciso di toglierti questa opportunità.
Cambiamenti
Ho davvero poco da scrivere. Nel vortice di ulteriori cambiamenti, la tua mancanza la avverto ancora di più.
Diciassette anni
Tanti ne sono passati, da quel ventuno maggio duemilaquattro. Oggi, a specchio di calendario.
Ancora rabbia
Più si allontana quel maledetto ventisette aprile del 2018, più la mia rabbia sale. Si alimenta dei giorni vissuti con la tua assenza, colmata di memorie che continuano a fare male.
Ventitré
Chiusi in casa. Dietro una finestra, la vita che non c’è. Tutto fermo, immobile, schiacciante. Ho sempre detto che la mia vita, ormai da ventitré mesi, si è arrestata, ovattata da un dolore senza soluzione di continuità.
Domani, un anno fa
Eri rimasto profondamente colpito dalla notizia della morte di un calciatore che rispettavi per la correttezza e per la generosità sempre profusa. Quella notizia di Davide Astori ti aveva scosso, tanto.
Dieci
La tua ironia sempre pronta, da eterno pagliaccio, avrebbe dette “er Capitano”. Per me oggi, dieci sono i mesi vissuti con la tua assenza.
Pagine bianche
Ci sono, sono sempre qui, ma su pagine bianche. Bianche come vedo la mia vita, sbiadita da un destino infame. Bianca, per ora.
Il nostro Presepe
Ci siamo. Il nostro periodo più bello dell’anno è iniziato, e io sono qui, a vivermi una dualità di sensazioni impossibili da spiegare. Sabato scorso, il Regno di Babbo Natale, tra emozioni e pianti che mi hanno accompagnato senza mai abbandonarmi.
Giro di boa
Sei mesi con la tua assenza. Giro di boa immaginario, in un “uno di tutto” da vivere, con te impalpabilmente presente in ogni mio respiro.