La nostra prima commemorazione dei morti, divisi tra terra e cielo. Inutile ripetere che mai avrei pensato di trovarmi io, a dover vivere questo giorno, a immaginarti qui con me, e a piangere ancora più lacrime, se fosse possibile.
Avvicinandoci
Avvicinandoci, tutto diventa ancora più difficile da vivere. È un countdown, un conto alla rovescia farcito, impregnato di singhiozzi e di lacrime libere che scendono, senza mio valido comando.
La mia Stella
Guarderai le stelle, la notte. La mia stella sarà per te una di quelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte, saranno tue amiche. (da Il piccolo Principe Antoine de Saint Exupery).
Cratere
Sono trascorsi due anni ormai, da quella notte del ventiquattro agosto, quando anche noi fummo svegliati dal terremoto. Devastante nelle zone direttamente colpite, onda di propagazione che fece ballare anche i nostri letti.
Un’altra vita
Un’altra vita. Da vivere, da inventarsi, da percorrere, senza te. Dovrò farmene una ragione, vero, anche se è dura, da accettare, da masticare, da metabolizzare. Ma dovrò farlo, per me, per tuo fratello e per te.
Il mio Grillo parlante
È sempre lei, la consapevolezza del tuo non essere qui con me, che mi ha investito in pieno come un treno in corsa, senza fermate. La consapevolezza, questa infame realtà con la quale ho iniziato a fare i conti. E, al momento, sembra stia vincendo lei.
Tre mesi
Tre mesi. Il tempo passa, inesorabile e beffardo come sempre, fregandosene del dolore che scorre continuo e inesauribile nelle mie vene. Il tempo negato a te, alla tua vita. Il tempo negato a me, con te.