Questo è un post di mia sorella, pubblicato sul suo profilo Facebook. Dedicato a Emiliano, suo nipote, mio figlio. Lei sua zia, io sua mamma, unico comun denominatore: Emiliano.
Parole smarrite
Un messaggio WhatsApp, di quelli con l’immagine. C’è un girasole, una frase che sottolinea la differenza tra le persone belle e le belle persone, e a conclusione un “felice sabato”. Non è importante questo, ma ciò che poi, la mia amica Rosaria ha continuato a scrivere, di suo “…un po’ troppo la parola felice per il momento, ma la ritroverai nel tempo”.
Calamita crudele
Ormai queste notizie mi investono, calamita crudele di tragedie infinite. Sempre ragazzi, sempre giovani, spesso, troppo spesso, nello stesso modo in cui la terra si è fatta lieve per il mio Emiliano. Andrea Cotemme, venti anni, ha lasciato questa vita nel suo letto.
Ventitré anni
Marco come Emiliano. Ventitré anni e lo stesso destino crudele. La notizia su varie testate internet, apparentemente fredda ma piena di tutta la sua drammaticità, mi investe come un treno in corsa fin nel profondo della mia anima già irreversibilmente ferita.
Cosa è il cuore?
- Un giorno di sole in una settimana. ma va bene così, mi sono riposato la testa. Ieri, vedendo il tuo post su Emiliano, mi è venuto in mente Andrea Pazienza, un altro che se ne è andato troppo giovane per le sue potenzialità. Questo è quanto scrisse, anticipando di qualche anno la sua morte: “Se ne andò così, per un insulto cardiaco, all’età di ventotto anni. Osservando la sua foto sulla tomba, mi chiesi se il cuore fosse davvero un muscolo involontario e se quella morte non fosse il segno di una resa invincibile”. (Fabio Bicchielli)
Una dimensione parallela
Amavi il tuo lavoro, videomaker ti definivi per stare al passo coi tempi, filmavi e montavi la vita degli altri con una maestria superlativa, seppure da autodidatta. Eri bravo nel tuo fare, i tuoi lavori hanno sempre colpito nel segno. E io continuo a chiederti, nella tua capacità di riprendere la vita da angolazioni diverse, di insegnarmi a mettere a fuoco la mia vita, ora, di zoomarla e farmela vivere con inquadrature diverse, con sfumature differenti. Io ora non lo so fare, non ci riesco. La mia bolla è scoppiata, e con lei è scoppiata la consapevolezza che non sei più qui con me e per me. Leggi tutto “Una dimensione parallela”
La beffa delle beffe
Quando si dice che la morte taglia in un attimo tutto quello che avevi progettato, anche con un semplice acquisto che hai dovuto posticipare in quanto prevendita in Italia con consegna sei mesi dopo l’ordine. Questo è l’esempio lampante, con coincidenze che fanno riflettere, almeno una mamma immersa nel suo dolore come me.
Buon viaggio Emiliano
Gold Tv, la televisione dove Emiliano aveva affinato le sue conoscenza da videomaker, ha pensato di dedicare un video a lui. Il video è andato in onda nel corso di una delle trasmissioni più seguite dell’emittente, Golderby.