Tempo che passa, tempo che serve, tempo che aiuterà. Oggi la mia amica Rosaria vive il suo undicesimo anno tra terra e cielo, con il suo Giacomo. I nostri soliti confronti, i nostri soliti messaggi WhatsApp.
La mia Stella
Guarderai le stelle, la notte. La mia stella sarà per te una di quelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte, saranno tue amiche. (da Il piccolo Principe Antoine de Saint Exupery).
Parole smarrite
Un messaggio WhatsApp, di quelli con l’immagine. C’è un girasole, una frase che sottolinea la differenza tra le persone belle e le belle persone, e a conclusione un “felice sabato”. Non è importante questo, ma ciò che poi, la mia amica Rosaria ha continuato a scrivere, di suo “…un po’ troppo la parola felice per il momento, ma la ritroverai nel tempo”.
Poker
Ci tocca calarlo, questo poker d’assi. La nostra partita persa da quattro mesi, ignorando l’avversario che ci ha sopraffatti, giocatore beffardo della tua vita, della nostra vita.
Cratere
Sono trascorsi due anni ormai, da quella notte del ventiquattro agosto, quando anche noi fummo svegliati dal terremoto. Devastante nelle zone direttamente colpite, onda di propagazione che fece ballare anche i nostri letti.
La vita è come una scatola di cioccolatini…non sai mai quello che ti capita!
Una frase, pronunciata da un egregio Tom Hanks nei panni di Forrest Gump. Metafora della vita mai più azzeccata. Una scatola di cioccolatini, giorni incartati nello stesso modo, ma ognuno diverso.
Leggi tutto “La vita è come una scatola di cioccolatini…non sai mai quello che ti capita!”
Ventitré anni
Marco come Emiliano. Ventitré anni e lo stesso destino crudele. La notizia su varie testate internet, apparentemente fredda ma piena di tutta la sua drammaticità, mi investe come un treno in corsa fin nel profondo della mia anima già irreversibilmente ferita.
Quello che doveva essere
Adoro questa foto. Sono i miei due figli, piccoli, Eravamo a Padova, basilica di sant’Antonio. Nel cortile si sono incamminati, uno di fianco l’altro, e questo scatto l’ho sempre considerato il preludio della nostra vita.
Marciapiedi
Il dolore per mio figlio, infinito e incommensurabile, ha mascherato tutte le altre sofferenze da me patite, ma il ricordo di ogni afflizione resta, per sempre, in qualche angolo del cuore, somma matematica di un fardello che, senza possibilità di scelta, sarò costretta a ospitare per tutta la mia vita.
Non pensavo, ma è arrivato il momento del perché
Non pensavo, ma è arrivato. Credevo di scamparla, di non cadere nella trappola, presunzione vana la mia. Ero convinta non servisse a nulla e perciò lo avevo accantonato, nella ambizione di esserci riuscita, di averlo vinto, di averlo sconfitto a priori. Ero irrazionalmente convinta di poter usare tutta la mia razionalità, per poterlo annientare sul nascere e scrollarlo dai miei pensieri.
Leggi tutto “Non pensavo, ma è arrivato il momento del perché”