Tutto cambia, ma tutto resta uguale. Mutano tempi, luoghi, situazioni, ma tutto rimane fermo a una sofferenza che non ha variazioni di sorta.
Verso i tre, senza te
Ho saltato l’appuntamento col ventisette dicembre. Trentadue mesi. Ribadire quello che provo quotidianamente mi sembra superfluo ormai.
Trentuno
Lieve è il dolore che parla. Grande è il dolore muto. Trentuno mesi, e forse inizio a capire cosa mi zavorra.
In silenzio, è Pasqua
La nostra seconda Pasqua vissuta con la tua assenza, è due volte surreale. La tua mancanza schiaccia, sempre e di più nei giorni di festa, che ormai non lo sono più per me.
Trovarti nei tuoi video
Ho riguardato i tuoi girati, video della tua breve esistenza. Inevitabile soffermarmi sul “Vipiteno’s breath”. La nostra passione, la mia passione trasmessa a te.
Quindici
Ho trascorso giorni a rincorrere il nostro primo anno con la tua assenza, nella convinzione che fosse necessario il nostro uno di tutto. Stupida persuasione, a palesarmi oggi la consapevolezza che la realtà crudele mi sfiorava senza elaborazione alcuna.
Sliding Doors
Ci siamo vita mia. Un anno è trascorso, maledettamente vuoto di te. È andato, fiume pieno di rabbia e disperazione, con me seduta sulla riva, fonte inesauribile di lacrime sorgive.
Undici
Undici mesi. Se ne sono andati, vita mia, trecentotrentaquattro giorni senza te. Dove tutto è andato avanti, ma dove per me tutto si è fermato.
Camilla ed Emily
Sento, mio malgrado, non per curiosità di cronaca ma perché vicina, troppo, alla disperazione di altri genitori. Due bambine, sulle piste innevate di montagne amate, in momenti che dovrebbero solo regalare gioia e bellissimi ricordi.
Sette
Più di metà anno solare è trascorso senza te. Sette mesi, nei quali la tua assenza ha iniziato a cementarsi tangibilmente nella mia quotidianità. Trascorsi a ridisegnare una vita che mai sarà, mai più.