Tanti ne sono passati, da quel ventuno maggio duemilaquattro. Oggi, a specchio di calendario.
E quasi ci siamo
Manca un mese, ad arrivare ai tre anni di tua assenza. A segnare un tempo che si è fermato.
Dietro un vetro
È come vivere in un universo parallelo. Non riconosceresti il tuo mondo, perderesti ogni punto di riferimento. Tu che sei sempre stato così empatico, fisico, aperto a ogni esperienza sociale.
Ventuno
Un altro mese è andato, schiacciandomi nella sua maledetta realtà. Ventuno, tagliamo l’ennesimo crudele mesiversario.
Compleanno
I venti anni di tuo fratello, oggi. A sentirmi dire “che c’ho da festeggià”.
Sei novembre
Alchimia di coincidenze che si fondono, ignorando l’una l’esistenza dell’altra. Sei novembre.
Evitare
Lasciare scorrere lentamente i giorni, ed evitare tutto ciò che mi porta a te. Non è codardia, non è lasciarsi andare. È davvero impotenza e incapacità di agire.
Quattordici senza te
Un altro mese se ne è andato, scivolando indifferente al mio dolore. Tutto continua, senza colmare quel vuoto, il tuo vuoto. Che esiste, intangibile per gli altri, ma per me maledettamente concreto. Ormai da quattordici mesi.
Vita strappata alla vita
Un’altra vita strappata alla vita. A lasciare tutti immobili e indifesi. Eternamente in bilico tra ciò che poteva e doveva essere, e ciò che sarà mai più.
Cartoni animati
Aiutano le mie goccioline nel loro compito. Ninna nanna di cartoni animati. Può sembrare cosa assurda, a cinquantadue anni.