Il mio dolore è nel trovarti ovunque, respirandoti. Ti annuso nei tuoi luoghi, alcuni condivisi, altri sempre rimandati con la promessa del poi.
Aspettando il tuo compleanno
Ventiquattro anni fa, pari tempo, la tua esistenza era ancora legata alla mia da un cordone ombelicale che mai è stato tagliato. Nemmeno ora che vivo nella tua assenza, avvicinandomi al tuo ventiquattresimo compleanno. Irremovibile ricordo, oggi più che mai, di quel tempo nel quale una mamma non può immaginare un epilogo drammatico come quello della nostra vita.