Un altro mese è andato, schiacciandomi nella sua maledetta realtà. Ventuno, tagliamo l’ennesimo crudele mesiversario.
Evanescente identità
Ogni giorno che passa, mi rendo conto sempre di più che soltanto chi, come me, vive ormai tra terra e cielo per la perdita di un figlio, può usare rispetto per uno strazio così immenso.