Pensare di non avere via di uscita, e di dover sprofondare, sine die, nell’angoscia più cupa e soffocante. Essere convinta di non poter chiedere aiuto, se non a me stessa, perché nessuno sarebbe stato capace di entrare nella mia disperazione e condividerla nel giusto modo.
Bicchiere di cristallo
Bicchiere di cristallo in frantumi. Ecco come vedo ora la mia vita. Una infinità di piccoli pezzi, che nemmeno una pazienza certosina riuscirà a rimettere insieme. Minuscoli frammenti, e il mio disgraziato impegno quotidiano, a cercare di riunirli.