Ventotto anni. Il mio salto temporale nel passato, al giorno in cui sei nato.
Sei novembre
Alchimia di coincidenze che si fondono, ignorando l’una l’esistenza dell’altra. Sei novembre.
Sette
Più di metà anno solare è trascorso senza te. Sette mesi, nei quali la tua assenza ha iniziato a cementarsi tangibilmente nella mia quotidianità. Trascorsi a ridisegnare una vita che mai sarà, mai più.
Cicatrice
Quella che ho sempre amato, cicatrice che ha dato la vita, a te prima, e a tuo fratello poi. La sola, che una mamma dovrebbe sopportare.
Buon compleanno vita mia
Ci siamo, doveva arrivare ed è arrivato. Il tuo primo compleanno vissuto con la tua assenza, senza te. Ho bisogno di nuovo di una bolla, che mi permetta di affrontare questo giorno.
Non pensavo, ma è arrivato il momento del perché
Non pensavo, ma è arrivato. Credevo di scamparla, di non cadere nella trappola, presunzione vana la mia. Ero convinta non servisse a nulla e perciò lo avevo accantonato, nella ambizione di esserci riuscita, di averlo vinto, di averlo sconfitto a priori. Ero irrazionalmente convinta di poter usare tutta la mia razionalità, per poterlo annientare sul nascere e scrollarlo dai miei pensieri.
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Le mie tre fasi
La mia prima fase, quella della bolla, è ormai passata. È scoppiata e mi ha lasciato sola. Ma quella è stata la condizione che mi ha allontanato dalla realtà, l’ho cacciata io, a ragione, almeno a mia ragione. Non potevo vivere in quel modo, inglobata in una dimensione lontana, diversa dalla verità.
La mia bolla è scoppiata
L’ho salutata la mia bolla, piccola scatola con piccole pillole antidepressive, che mi hanno accompagnato i primi giorni, necessarie a detta di tutti. Ma ora no, io non devo fuggire la realtà, la devo affrontare e vivere, nella consapevolezza di quanto sarà difficile. É così che voglio fare. Già vivrò una vita che non sarà più tale senza te, mio figlio, pensare di farlo allontanandomi da tutto quello che è intorno a me, non sarebbe nemmeno sopravvivere. Ora ho delle erbe a tranquillizzarmi, sono efficaci o forse è solo la mia testa che le preferisce, ma a me va bene così.