Ci avviciniamo ai quattro anni. Tanti, ma il tempo trascorso è azzerato da un continuo dolore che cancella il calendario.
Come vivere la perdita di un figlio condividendo pensieri sensazioni rabbia emozioni e ricordi tra terra e cielo
Ci avviciniamo ai quattro anni. Tanti, ma il tempo trascorso è azzerato da un continuo dolore che cancella il calendario.
Un altro Natale con la tua assenza. Il quarto.
Si avvicina il quarto Natale da vivere con la tua assenza. Quest’anno, mi sta scivolando addosso.
Manchi, tanto.
Questa mattina la scuola nella quale sei cresciuto, sei “maturato”, il Midossi di Vignanello, ha ufficializzato la sala multimediale dedicata a te.
Tante sarebbero state le candeline da spengere oggi, se un maledetto destino non avesse deciso di toglierti questa opportunità.
Sono i mesi, vissuti con la tua assenza. Devastanti. Ma questo ormai è un assunto, che nulla cambierà.
È come sulla vetta di una montagna. Giri lo sguardo per vedere cosa ti circonda, ma resti immobile con le gambe inchiodate a un infinito che non ti appartiene.
Continuo a trovare poche parole. Tutto cambia, muta, si trasforma, tranne la mia rabbia e il mio dolore.
Ho davvero poco da scrivere. Nel vortice di ulteriori cambiamenti, la tua mancanza la avverto ancora di più.