Ogni giorno che passa, mi rendo conto sempre di più che soltanto chi, come me, vive ormai tra terra e cielo per la perdita di un figlio, può usare rispetto per uno strazio così immenso.
Marciapiedi
Il dolore per mio figlio, infinito e incommensurabile, ha mascherato tutte le altre sofferenze da me patite, ma il ricordo di ogni afflizione resta, per sempre, in qualche angolo del cuore, somma matematica di un fardello che, senza possibilità di scelta, sarò costretta a ospitare per tutta la mia vita.
Tre mesi
Tre mesi. Il tempo passa, inesorabile e beffardo come sempre, fregandosene del dolore che scorre continuo e inesauribile nelle mie vene. Il tempo negato a te, alla tua vita. Il tempo negato a me, con te.
Il game over di Goof Troop
Sono trascorsi quasi tre mesi, e io sono qui, a guardarmi intorno, vuoto a perdere di tutto quello che resta della mia vita. Il cassetto dei ricordi si sta lentamente aprendo, e ne escono alcuni attimi di te bambino, la tua prima chitarra, i momenti trascorsi nella piccola cameretta che dividevi con tuo fratello, nella nostra ultima casa a Roma.
Non pensavo, ma è arrivato il momento del perché
Non pensavo, ma è arrivato. Credevo di scamparla, di non cadere nella trappola, presunzione vana la mia. Ero convinta non servisse a nulla e perciò lo avevo accantonato, nella ambizione di esserci riuscita, di averlo vinto, di averlo sconfitto a priori. Ero irrazionalmente convinta di poter usare tutta la mia razionalità, per poterlo annientare sul nascere e scrollarlo dai miei pensieri.
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Un giorno qualunque
Un giorno qualunque la routine interrotta da uno scambio WhatsApp tra zia e nipote. Una promessa che non possiamo più mantenere.
Si, viaggiare
Guido io o guidi tu? Quanti viaggi abbiamo fatto insieme? Ho perso il conto. Fra le tante trasferte lavorative e quei pochi (purtroppo) spostamenti di piacere siamo stati chissà quante ore in macchina.
Ogni dolore è un dolore che trafigge
Leggo questo articolo tutto d’un fiato. Mi ci riconosco due volte, da mamma che ha perso un figlio, e da figlia che ha perso il suo papà. Mi specchio in quelle parole e dico che si, è vero tutto quello che questa donna, Nikki Pennington, ha postato sul suo profilo Facebook.
Senza te, fra un 77 e la telecamera dritta
L’altro giorno Leonardo è rientrato a casa. Tornava dall’orale di una maturità che fantasticava di vivere col tuo supporto. E’ andato bene, incredibile ma vero, nonostante i miei oscuri presagi di quando lo vidi andare a scuola la prima volta, quando dissi “questo ci farà preoccupare”.
Vipiteno’s breath
Vipiteno e l’Alto Adige. Una mia passione, trasmessa a te, fissandola, temporalmente, in particolare al periodo natalizio. Quell’atmosfera incantata che solo in quei luoghi riesci a respirare, gli odori i colori e i sapori che si fondono con la spiritualità del momento.