Alle tredici e venticinque una mail, dal Regno di Babbo Natale… il testo è sotto riportato, non integralmente per motivi di spazio.
Immensi ricordi
Un commento che trafigge l’anima. Due stilettate, due altri affetti riproposti in poche righe, che affondano nei sentimenti più profondi. Massimo e Letizia. E voglio raccontare di loro, che sempre fanno parte della mia vita tra terra e cielo.
Cento per cento Elfo, cento giorni a Natale
Il venti maggio scorso, una mail a me riservata dal Regno di Babbo Natale. Cento per cento elfo, una decorazione in vetro, per tutti gli elfi che amano il babbo più famoso del mondo.
La mia Stella
Guarderai le stelle, la notte. La mia stella sarà per te una di quelle. Allora, tutte le stelle, ti piacerà guardarle… tutte, saranno tue amiche. (da Il piccolo Principe Antoine de Saint Exupery).
Parole smarrite
Un messaggio WhatsApp, di quelli con l’immagine. C’è un girasole, una frase che sottolinea la differenza tra le persone belle e le belle persone, e a conclusione un “felice sabato”. Non è importante questo, ma ciò che poi, la mia amica Rosaria ha continuato a scrivere, di suo “…un po’ troppo la parola felice per il momento, ma la ritroverai nel tempo”.
Tra apparenza e sofferenza
Ci sono, sono sempre qui, ancorata a ciò che non è più, anche se vorticosamente imbrigliata nella solita routine che oggi schiaccia maledettamente, per la tua assenza. Vestito a pelle che mai toglierò, scelto da un anonimo maligno, preferenza incognita la sua, per noi, che mi accompagnerà per sempre.
La nausea
…Tutta la mia vita è dietro di me. La vedo tutt’intera, vedo la sua forma e i suoi lenti movimenti che m’hanno condotto fin qui. C’è poco da dirne: è una partita perduta, ecco tutto…
Sempre tu
Ci provo, mi impegno, mi sforzo violentando la mia anima distrutta, per tornare sempre al punto di partenza. Sempre tu, con me, e il tuo ricordo e la tua mancanza che stronca ogni funzione vitale.
Bicchiere di cristallo
Bicchiere di cristallo in frantumi. Ecco come vedo ora la mia vita. Una infinità di piccoli pezzi, che nemmeno una pazienza certosina riuscirà a rimettere insieme. Minuscoli frammenti, e il mio disgraziato impegno quotidiano, a cercare di riunirli.
Poker
Ci tocca calarlo, questo poker d’assi. La nostra partita persa da quattro mesi, ignorando l’avversario che ci ha sopraffatti, giocatore beffardo della tua vita, della nostra vita.