Vipiteno e l’Alto Adige. Una mia passione, trasmessa a te, fissandola, temporalmente, in particolare al periodo natalizio. Quell’atmosfera incantata che solo in quei luoghi riesci a respirare, gli odori i colori e i sapori che si fondono con la spiritualità del momento.
Le mie tre fasi
La mia prima fase, quella della bolla, è ormai passata. È scoppiata e mi ha lasciato sola. Ma quella è stata la condizione che mi ha allontanato dalla realtà, l’ho cacciata io, a ragione, almeno a mia ragione. Non potevo vivere in quel modo, inglobata in una dimensione lontana, diversa dalla verità.
Cosa è il cuore?
- Un giorno di sole in una settimana. ma va bene così, mi sono riposato la testa. Ieri, vedendo il tuo post su Emiliano, mi è venuto in mente Andrea Pazienza, un altro che se ne è andato troppo giovane per le sue potenzialità. Questo è quanto scrisse, anticipando di qualche anno la sua morte: “Se ne andò così, per un insulto cardiaco, all’età di ventotto anni. Osservando la sua foto sulla tomba, mi chiesi se il cuore fosse davvero un muscolo involontario e se quella morte non fosse il segno di una resa invincibile”. (Fabio Bicchielli)
Una dimensione parallela
Amavi il tuo lavoro, videomaker ti definivi per stare al passo coi tempi, filmavi e montavi la vita degli altri con una maestria superlativa, seppure da autodidatta. Eri bravo nel tuo fare, i tuoi lavori hanno sempre colpito nel segno. E io continuo a chiederti, nella tua capacità di riprendere la vita da angolazioni diverse, di insegnarmi a mettere a fuoco la mia vita, ora, di zoomarla e farmela vivere con inquadrature diverse, con sfumature differenti. Io ora non lo so fare, non ci riesco. La mia bolla è scoppiata, e con lei è scoppiata la consapevolezza che non sei più qui con me e per me. Leggi tutto “Una dimensione parallela”
Educazione (con tutti) e pugno duro (sul lavoro)
Distolgo il pensiero e faccio l’impossibile per scacciare la tua immagine, che puntuale arriva la sera, prima di addormentarmi. Faccio mille cose, diverse fra loro, per evitare di pensarti. Piangerei, se abbassasi la guardia e cominciassi a focalizzare i pensieri sulla tua figura. Per cui faccio il “duro”, parlo volentieri di te con le altre persone senza dribblare le domande, pure le più banali, ma faccio l’impossibile per non restare da solo, con te. Leggi tutto “Educazione (con tutti) e pugno duro (sul lavoro)”
Passione pallone
Non sapevi scattare sulla fascia, ma eri bravo a verticalizzare come pochi, per la tua età. E soprattutto vedevi bene la porta. La Vigor Perconti quel giorno perdeva 3-1 in trasferta mentre tu marcivi in panchina.
La beffa delle beffe
Quando si dice che la morte taglia in un attimo tutto quello che avevi progettato, anche con un semplice acquisto che hai dovuto posticipare in quanto prevendita in Italia con consegna sei mesi dopo l’ordine. Questo è l’esempio lampante, con coincidenze che fanno riflettere, almeno una mamma immersa nel suo dolore come me.
Buon viaggio Emiliano
Gold Tv, la televisione dove Emiliano aveva affinato le sue conoscenza da videomaker, ha pensato di dedicare un video a lui. Il video è andato in onda nel corso di una delle trasmissioni più seguite dell’emittente, Golderby.
La mia bolla è scoppiata
L’ho salutata la mia bolla, piccola scatola con piccole pillole antidepressive, che mi hanno accompagnato i primi giorni, necessarie a detta di tutti. Ma ora no, io non devo fuggire la realtà, la devo affrontare e vivere, nella consapevolezza di quanto sarà difficile. É così che voglio fare. Già vivrò una vita che non sarà più tale senza te, mio figlio, pensare di farlo allontanandomi da tutto quello che è intorno a me, non sarebbe nemmeno sopravvivere. Ora ho delle erbe a tranquillizzarmi, sono efficaci o forse è solo la mia testa che le preferisce, ma a me va bene così.
Due mesi
Sono passati due mesi, tesorone mio, due mesi da quel maledetto 27 aprile. E io sono qui, immobile nella mia disperazione, a cercare di vivere la tua perpetua assenza. Compito impossibile, almeno credo sia così, ora. Due mesi nei quali una bolla mi ha aiutato ad affrontare l’immediatezza della tua eterna partenza, ma che poi volutamente ho fatto scoppiare, perché troppo mi allontanava da te schermandomi questa infame realtà che per quanto tremenda sia, dovrò imparare ad attaccare.