Si avvicina il quarto Natale da vivere con la tua assenza. Quest’anno, mi sta scivolando addosso.
Cerco di dargli una forma, non un senso. Perché nulla ha senso senza te, se non il fatto che comunque bisogna vivere, anzi sopravvivere.
Farò il presepe come mio solito, pensando a quando mi guardavi farlo e mi dicevi che mi brillavano gli occhi e mi vedevi serena tra colla a caldo, scatole e pennelli.
Farò l’albero, ricordandomi di quando appendevi le palline alla tua barba.
È questo che la gente non può capire.
Si vive di ricordi, ma i miei schiacciano, inesorabilmente. E non li posso chiudere in un cassetto, sono sempre con me.
Spietati a ricordarmi un tempo che è stato e mai più sarà.
Per una mamma tra terra e cielo, come me.
Prepariamoci al quarto Natale, vita mia.
Passerà, anche questo.
Ogni volta è come cadere ancora e ancora una volta doversi rialzare. Restano i segni, ma per fortuna a volte neanche li vediamo. Basta alzare la testa, tutti noi alziamo la testa, anche tu, anche Leo, una testa pesante, piena di malinconica tristezza, piena di un’assenza incolmabile. Ieri guardavo le foto a casa tua e provavo ad immaginare se fosse stato…. ma non è, non sarà. Poi torno a casa e trovo sul telefono uno di quei filmati che vengono fuori da “ i tuoi preferiti”. Titolo: i primi mesi insieme 2018. Una sequenza di foto di Emi e di voi tutti felici, come era normale che fosse. Arriva come un treno e penso a un regalo per superare la malinconica tristezza di cui sopra. Un segno d’amore per me che gli algoritmi informatici non potevano sapere. E così rialzo la testa verso il quarto Natale.❤️