Noi del paesello,quando entriamo in contatto con qualcuno di città, avvertiamo sempre una sensazione di inferiorità o di velata inadeguatezza.
Quando ho conosciuto i tuoi figli, questa cosa l’ho avvertita appena appena il primo giorno.
Poi improvvisamente mi sembrava di essere una loro zia frequentata da sempre.
Emiliano ha assistito ai pazzi litigi con mia sorella, ha assistito alle mie pecche tecnologiche e ha riso di gusto quando esternavo a voce alta contro i miei figli .
Non è per la triste ricorrenza, non è perché sei la mamma, ma ti giuro che mi è rimasto nel pensiero .
Anche dopo un anno mi capita spesso di ricordarlo…
Sarà perché sono una mamma anch’io o perché hai tirato su un bel ragazzo dal sorriso schietto e dagli occhi sinceri… non lo so.
Se mi metto nei tuoi panni penso che mio figlio vorrei sentirmelo sempre addosso, non come un peso ma qualcosa di avvolgente…
un vestito fresco di lino d’estate….
una sciarpa calda d’inverno….
Mi piacerebbe sentire non la sua mancanza, ormai certa, assodata, ma la sua presenza, costante, viva.
E quello che ti auguro è di pensare a lui nel tempo,
non più con le lacrime agli occhi, ma con un sorriso grande grande.
Ciao Sonia
Ciao Emiliano