Domani, vita mia, il campo di calcio di Vallerano verrà dedicato a te, esattamente un anno dopo quel maledetto ventisette aprile.
Gesto di un valore inestimabile di una comunità che ti ha apprezzato pur conoscendoti come “quello di Roma”. Sarà difficile ma io ci sarò, sorretta dal desiderio di vedere quei ragazzini che tanto amavi. Stanno crescendo, sai, e alcuni sempre con te nel cuore.
I miei occhi si riempiranno di lacrime, a vederli giocare. Ancora per te ne sono certa.
Che vincano o perdano, tu saprai sempre che hanno dato il meglio, come tu amavi ripetere, consolandoli anche di fronte a sconfitte che a volte potevano apparire ingiuste.
Non importa il risultato, dicevi alla tua ciurma di scalmanati. Ciò che conta è uscire dal campo sudati, divertiti e convinti di aver dato il massimo, comunque e sempre.
Eri il loro “mago pancione”, il loro mister pronto però a sedersi in circolo e giocare con loro, bottiglietta di acqua a tirarla facendola cadere in piedi, bambinone più di loro.
Flashback del tuo percorso con quei calciatori in erba, che seguivo con te nutrendomi di quella tua spensieratezza che usciva prepotentemente fuori insieme alla tua squadra di piccoli campioni.
E questo è stato il tuo valore aggiunto.
Hai amato quei ragazzini, coi quali ti scambiavi messaggi commentando le partite di campionato e non solo.
E loro a prenderti in giro sul tuo Liverpool, che però avevano imparato ad amare grazie ai tuoi racconti.
Oggi, vivo drammaticamente l’intitolazione del campo alla tua persona, perché ininterrottamente sottolineerà il tuo non essere con noi.
Ma mi piace pensare che, spesso sarai nel cuore e nei ricordi dei tuoi ragazzini. Che ti hanno amato perché hanno saputo cogliere, purezza infantile, quel lato stupendo e meraviglioso che caratterizzava il tuo essere.
E, sono certa, ti porteranno nei loro pensieri. Chissà, magari alzando le dita al cielo per dedicarti l’ennesima rete da fuoriclasse, pensando che, si, in fondo “mago pancione” è sempre al loro fianco.
❤️