Ci siamo, doveva arrivare ed è arrivato. Il tuo primo compleanno vissuto con la tua assenza, senza te. Ho bisogno di nuovo di una bolla, che mi permetta di affrontare questo giorno.
Come quando si è maledettamente compiuto il tuo, il nostro irreversibile destino, bastardo, sleale, disonesto, scorretto. Non è non voler affrontare, è solamente dannatamente pesante da sostenere.
Non si può, è umanamente crudele vivere tutto questo. I tuoi ventiquattro anni, trascorreranno in un non compleanno, che non è come quello di Alice nel paese delle meraviglie. Oggi più che mai è tremendo pensare. E anche scrivere.
Perciò mi fermo qui, a voler lasciare una pagina bianca. Quella della tua vita, che avevi appena iniziato a scrivere, ma che una mano atroce e malefica ha deciso di stroncare, un maledetto venerdì di fine aprile, su un marciapiede, ricoperto di foglie.
Buon compleanno amore mio, buon compleanno vita mia. Per sempre, mamma.