Naso all’insù, a rimanere aggrappato ai sogni, alle speranze, ai desideri.
Come un profumo di torta di mele e cannella appena sfornata, che culla un immaginario fatto solo di cose belle.
Questo è il Natale, anche se il mio è irrimediabilmente trasformato.
Cambio angolazione, mettendoti a fuoco in ogni mio proposito. Ci riesco, a volte meglio, a volte lasciando libere le mie lacrime.
Ciò che ormai ho cucito addosso, segna inevitabilmente ogni mio respiro.
Manchi.
E il tempo, per un dolore come il mio, non può aiutare.
È il settimo Natale con la tua assenza, sono sette alberi e presepi che immagino anche per te, condivido anche con te, rimanendo in attesa del tuo “buon Natale mamma”, che anche quest’anno non arriverà.
Ynwa vita mia