Numeri
Sei anni e cinque mesi, i tuoi prossimi trenta anni.
Numeri che ormai scandiscono il mio tempo, a concretizzare la tua assenza.
A pensare a come sarebbe stato, aspettare questo tuo compleanno importante, altro giro decennale della vita.
E invece mi ritrovo come sempre a guardare un cielo che nulla mi dice, ma nel quale ti cerco.
Rabbia, tanta, troppa ancora, che nascondo e cerco di gestire. E l’idea che gli altri possano aver dimenticato non te, ma ciò che è una madre desfigliata.
Perché, idea comune, è che il tempo alleggerisce e rimodula il dolore. Dimenticando che, per una mamma che perde un figlio, il tempo si ferma nell’attimo in cui la vita del figlio è spezzata.
Si sopravvive, ma quando il dolore ti avvelena l’anima, è difficile anche respirare.
Per il mio sopravvivere mi do una pacca sulla spalla, e ringrazio tuo fratello, che è il mio traino in una vita marchiata a fuoco dalla tua assenza.
Ynwa, vita mia