Ricordarti

Ancora non riesco a parlare di te. I ricordi rimangono in me, ed esternarli continua a essere tormentato.

Accenni, volatili e aleatori, che cerco a volte di buttare lì, senza troppa convinzione. Perché quel ricordo è di qualcosa che non potrà più essere.

Raccontarti nella consapevolezza che non c’è tempo e modo per nuovi ricordi.

È fare i conti, continuamente, con quello che sei stato e che un destino bastardo ha deciso mai più potrai essere.

Fa male, ancora troppo, anche a distanza di cinque anni e due mesi.

È questa la mia croce, invisibile agli altri, macigno perpetuo per me.

Mi manchi, solo questa è la mia certezza.

Ynwa vita mia

Una risposta a “Ricordarti”

  1. Ognuno ha la sua croce. Quante volte questa frase è stata ascoltata o ripetuta. Saggezza popolare. La croce può essere grande o piccola, ma solo chi non vuol vedere non la vede. E a parità di peso c’è chi sembra faticare di meno, ai distratti addirittura pare non fatichi per niente. Impossibile anche ad un cuore indurito. E col tempo il muscolo che alleniamo è proprio il cuore. Non si abitua al dolore, ma lo riconosce, anche quello degli altri, ed impara a portarne il peso, la croce. Non si dimentica, si può e si vuole ricordare, ci alleniamo per questo, per tenerci per sempre quello che è legato alla croce. Il tempo, i giorni, le ore, le ripetute nei ricordi sono la preparazione atletica. La prestazione è affrontare la nostra vita segnata pensandola ancora degna. Ogni croce ce lo chiede. YNWA❤️

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