Il tempo passa inesorabile, e siamo vicinissimo a cinque anni senza te.
Trattengo il respiro ogni giorno, cercando di dare una parvenza di normalità a un sopravvivere che di normale ha nulla. Le solite parole, ripetute come in un disco che strimpella ormai la stessa canzone.
Non passa.
È una illusione, sono le vuote parole degli altri che, scioccamente, ripetono che il tempo lenisce le ferite. La mia non è una ferita ma uno stillicidio crudele.
Goccia quotidiana che ti inchioda a una realtà che non si può raccontare, ben che meno immaginare.
Anche quando fai l’indifferente, cercando di frenare quella goccia, ci sarà sempre quel ricordo che ti immobilizza, e che avresti dovuto cogliere con altre emozioni.
Mi manchi, è l’unica certezza che oggi ho.
Ynwa vita mia