Le parole sono poche, e sempre uguali.
Manchi.
Ed è sempre difficile vivere la tua assenza. Perché continua a schiacciare, perché quella ferita al cuore mai smetterà di sanguinare.
E io sopravvivo alla giornata, guardando a un passato che mi strazia, e a un futuro che mi sembra cancellato per me.
Però, per far vivere almeno questo sito, credo di cambiarlo un po’ nel contenuto.
Vorrei, ci sto pensando, forse lo farò.
Quattro chiacchiere con te, a raccontarti quello che sta accadendo, senza te.
Ynwa vita mia
Questa foto mi mancava. Dimostra quanto apprezzasse il buon mangiare, e da grande anche il buon bere! Faccia buona dell’uomo buono che sicuramente sarebbe diventato. Destino assurdo che non gli ha dato la possibilità di dimostrarlo. Non a noi, che non abbiamo bisogno di dimostrazioni di alcun genere per sapere di chi stiamo raccontando.
E tanti sapranno di lui per quello che i suoi amici gli hanno già tributato, campi di calcio, tornei, aule scolastiche…non domani, subito, qui e adesso hanno voluto dire, come a non voler interrompere niente. Ingoio il boccone amaro mentre scrivo, come da quattro anni ormai. Un boccone che pensavo digerito, e invece tornato su ancor più pesante. Nessun rimedio, solo il tempo e i suoi ricordi come antiacido per un ulcera che semmai dovesse chiudersi, resterà per sempre dentro di noi….per sempre come Emi.❤️