Questa mattina la scuola nella quale sei cresciuto, sei “maturato”, il Midossi di Vignanello, ha ufficializzato la sala multimediale dedicata a te.
Tuo fratello e tuo padre lì, a stringerti idealmente. Io non ce l’ho fatta.
Lo so, sono debole, troppo.
Ringrazio tutti per l’affetto che continuano ad avere per te, anche se è sempre stato facile.
Si poteva solo amarti, e non è difficile ricordarti per sempre.
E i ragazzi che vivranno la “tua” scuola, avranno il tuo “occhio” a proteggerli.
È una bellissima cosa, ma io riesco solo a piangere.
Ynwa, vita mia
Piangiamo tutti, ogni volta, perché la morsa, specialmente in queste occasioni, stringe di più.
E vederlo ritratto per sempre è da un lato l’ennesimo colpo da incassare, ma dall’altro la riprova di cosa sia riuscito ad essere nella sua breve vita.
Quante vite passano e vanno via in silenzio, senza che nessuno se ne accorga, e peggio ancora senza che nessuno se ne ricordi.
Tante persone vogliono che Emiliano resti presente.
Comunità che hanno camminato con lui, faticato con lui, esultato con lui, lo vogliono tenere per sempre.
Allora un campo di calcio o un’aula multimediale non sono solo terreno di gioco o un’aula scolastica, sono la vita che li calpesta, li suda, li sporca, e cuori che battono forte per far sentire ad Emiliano che sarà sempre lì, dove avremmo voluto che fosse.❤️