Aspettavi anzi bramavi questo momento. Tu, reds de noantri, a urlare a squarciagola quell’inno. You’ll Never Walk Alone, una preghiera. Quasi a farlo arrivare in quel di Liverpool.
Discettavi con tuo fratello, che per passione calcistica la tua squadra la voleva sui campetti dell’oratorio. Brucia ancora quella finale strappata alla “maggica” proprio all’Olimpico.
Lui, che ha tatuato sulla caviglia quel mitico uccello, metà cormorano e metà aquila. Che sfoggia fiero, anche quando allo stadio qualche romanista lo guarda un po’ perplesso.
E io, che da quel maledetto ventisette aprile del duemiladiciotto, continuo a pensarti come vecchio Samuel. Sapevo sarebbe arrivato questo momento, dopo trenta anni il diciannovesimo scudetto della tua passione.
Ventisei mesi dopo che un destino bastardo ti ha strappato alla vita. E inevitabilmente nella mia mente rimbalzano le parole di quella canzone di Claudio Baglioni, che forse nemmeno lui ricorda.
“…Ti han concesso quella pensione fosse stato un anno prima sai che soddisfazione, e invece è tardi…”.
Vivo questo. Tutto da ventisei mesi a questa parte è tardi per te. Anche questo scudetto al Liverpool.
Tuo fratello, vedendo i festeggiamenti davanti all’Anfield, ha detto gelidamente “sta lì”. I suoi occhi gonfi, i miei già rigati di lacrime amarissime. Frase stupida, che nel comune pensare serve a consolare, ma che sulla pelle di chi soffre è l’ennesima stilettata al cuore.
Comunque vada, vita mia, You’ll Never Walk Alone.
N.B.: l’Anfield visto dai tuoi occhi. Vuoto. Strana coincidenza dei nostri giorni
“ ti darei gli occhi miei”
“Occhi gonfi, rigati di lacrime”
“L’Anfield visto dai tuoi occhi”
I nostri occhi cercano ancora, e cercheranno sempre qualcosa che ce lo tenga vicino.
Gli occhi però a volte sono ingannevoli e spesso non mettono a fuoco l’essenziale.
Del resto in uno stadio pieno ed esultante sarebbe stato molto difficile trovare Emiliano reds de noantri.
Lo stadio vuoto lascia agli occhi quello che ci serve vedere….
e tenere a mente e nel cuore.
YNWA❤️