Mi rendo conto che la fase della consapevolezza sta appena iniziando. Che nell’imminente ho vissuto in una realtà rarefatta e confusa, dove l’unico impegno era sopravvivere al dolore.
Il mio uno di tutto è trascorso con la disperazione di viverlo, e mi ha portato a non metabolizzare. Ora tutto è diverso. E la rabbia cresce invece di scemare, e si alimenta quando i miei occhi vedono.
Vedono quello che tu non puoi vedere. E mi lacero l’anima, continuando a chiedermi perché. Perché è stato negato tutto questo a te.
Forse, ha ragione tuo fratello. Che con la sua glaciale analisi, mi vede ferma a venticinque mesi fa. A quel maledetto ventisette aprile.
Dovrò rimettermi in movimento. Per ora, guardo con i miei occhi, quello che tu non puoi vedere.
YNWA vita mia