La nostra seconda Pasqua vissuta con la tua assenza, è due volte surreale. La tua mancanza schiaccia, sempre e di più nei giorni di festa, che ormai non lo sono più per me.
Ma questa volta è tutto diverso. Si fanno i conti con un periodo dettato da una pandemia che sinceramente mai avrei immaginato. A confermarmi che ci sono convinzioni che si credono granitiche, ma che basta un nanosecondo per vederle sgretolate.
Perché mai avrei immaginato di dover piangere mio figlio.
E mai avrei immaginato di vedere il mondo messo sotto scacco da un virus, che si è diffuso colpendo alla cieca, e lasciando soltanto una lunga scia di disperazione senza confini.
Per me, ennesima sfumatura di riflessioni crudeli, che mi riportano sempre al punto di partenza.
Guardando scorrere i minuti su un orologio, anche se intorno a me, tutto si è fermato.
Buona Pasqua vita mia, ynwa.