I venti anni di tuo fratello, oggi. A sentirmi dire “che c’ho da festeggià”.
Condividiamo le stesse sensazioni, io e lui. A fuggire confronti in tal senso, a destabilizzarmi ancora di più, mettendomi di fronte la sua realtà piena di buchi neri, che io non so colmare.
Non ho risposte, e nemmeno repliche. Perché è glaciale nella sua analisi di ciò che oggi è il nostro sopravvivere. Perché senza ipocrisie tira fuori la sua rabbia, che è inutile quantificare, tanta è.
Perché manchi, e questa è l’unica certezza che ci portiamo dentro questa sdrucita vita. Hai sfiorato i suoi diciotto anni, e un bastardo destino ti ha strappato alla tua vita, che era anche la sua.
Questo è, in sintesi, il suo tirare la somma, il suo stilare bilanci. E non gli si può dare torto, anche se in molti, troppi, non comprendono.
Non capiscono perché ignorano il vostro “fratmo”.
Che va oltre, ben oltre un certificato anagrafico di stato di famiglia.
E voi due, ne siete la rara prova tra terra e cielo.
Buon compleanno, fratmo.
Sono la rara prova tra terra e cielo.
Il passato non si cambia, purtroppo, ma non ci si può sottrarre dal presente.
Un presente fatto dagli stessi archi temporali a segnare ore, giorni, ricorrenze, anni……. vita.
Non possiamo più sentire Emiliano dirci buongiorno, farci gli auguri, discuterci per un risultato di calcio piuttosto che per un lavoro mancato.
Possiamo però tenerlo con noi restituendogli il suo posto nei nostri pensieri, pensando che ancora ci dica buon compleanno fratmo, buongiorno mamma, papà ma quel lavoro?, a zì ma quando ci vediamo?…….
E le lacrime che vengono fuori è perché noi siamo vivi, ma soprattutto lui vive con noi se continuiamo a sentirne la mancanza.
I morti sono quelli che non fanno piangere, a cui nessuno pensa………
questo con Emi non accadrà mai, sarà sempre PRESENTE!!!
Auguri fratmo❤️