È di nuovo Natale. Il nostro secondo con la tua assenza. Sempre più pesante, nella stupida convinzione potesse alleggerirsi il dolore.
La rabbia continua a salire, nei ricordi del nostro Natale. Le canzoni, l’atmosfera, il nostro albero e il nostro presepe. E la cena della vigilia, che iniziavi a pianificare con larghissimo anticipo.
Quasi ad aver paura ch’io potessi dimenticarmi i gamberoni e le cozze, rigorosamente per te e tuo fratello. Continuo a ripeterlo: mi abituerò al fatto che mi manchi, ma mai mi abituerò alla tua mancanza.
E, in quelli che erano i nostri momenti, i nostri attimi vissuti, la tua mancanza schiaccia ancora di più. Non ho altre parole, al momento. E non riesco ad andare oltre.
Buon Natale, vita mia.