Il mio uno di tutto, è stato solo il modo per schermare un dolore infinito e irreversibile. Ricominciamo la conta vita mia.
Il mio secondo compleanno senza te, non è diverso da quello vissuto un anno fa. Squarcio nell’anima che si palesa in tutta la sua prepotenza. Ad avere una gomma, cancellerei alcuni giorni, sciocca temporalità calendarizzata.
Che pesa di più, per i significati che aveva, e che ora ha perso per sempre. Dovrò fingere, di aver metabolizzato anche solo una piccola parte. Ma non è così, almeno non ancora.
E allora ecco di nuovo il mio scudo immaginario, a cercare di scremare emozioni troppo crudeli da sopportare. Come il carapace di una tartaruga, che vedrà la sua crescita contando proprio questi momenti. Riparo vacillante di una vita zoppa e mutilata.
Mi abituerò al fatto che mi manchi, prima o poi. Ma mai, mi abituerò alla tua mancanza, alla tua perpetua assenza. Sottile gioco di parole, che fotografa la mia sgangherata esistenza. Mi manchi vita mia, e questo è tutto.
Questo un anno fa:
Il tuo primo compleanno. E si perché è un’altra vita, una vita ferita. Ma le ferite prima o poi si chiudono. Quello che devi fare è tenerla pulita questa ferita,non farla infettare dal rancore, dall’odio, dall’assenza di sorrisi. Oggi voglio augurarti una cicatrice pulita, perfetta, bella, un segno indelebile, come pulito, perfetto, bello e soprattutto indelebile è Emiliano nei nostri cuori!
E mó piagni pure tu che io ho bagnato il telefono!
Sorelle.”
E sì che di motivi per infettarti fino alla necrosi ne avresti avuti……
A volte mi stupisco a guardare come da un dolore assoluto possa uscire pace per l’anima, anche se piena di dolore. Perché non c’è niente che possa minare l’amore che ci lega ad un figlio, anche quando non c’è più. Non permettiamo che qualcuno o qualcosa possa occupare i nostri pensieri e le nostre notti insonni al posto suo.
Tutto il resto è …….. il resto, pochi centesimi, perché il tesoro, quello dal valore inestimabile ce lo teniamo stretto, è un regalo costante, resta lì dove ha sempre vissuto, nel cuore, e diventa linfa vitale.
Buon compleanno ❤️
Eccomi di nuovo cara compagna della stanza accanto, per cercare di tirare fuori il dolore che nel mio precedente messaggio non ero riuscita…. Oggi due mesi da quell’orribile 25 aprile quando improvvisamente, Giovanni come Emiliano si accascia a terra e ci lascia a noi tutti, la sua famiglia, i suoi figli di 13 e 14 anni e sua moglie, mia nipote, con cui aveva ritrovato la serenità dopo qualche mese turbolento… Mi sembra sia passato un secolo e invece sono solo 2 mesi, forse perché è talmente tanta la sua mancanza che il tempo sembra essersi moltiplicato, come il mio dolore per mia nipote e i ragazzi che si raddoppia pensando al vuoto che ha lasciato e lascerà…. Mi manchi caro “Papi” anche con tutte le tue stranezze e distrazioni e anche per avermi lasciato da sola a festeggiare il compleanno, noi che per un caso fortuito avevamo in comune questo 19 giugno…. Mi sforzo di raccogliere un po’ di energia ma domani mi preoccupa tanto. Scrivo e cancello perché non è facile tirare fuori il dolore. Zia Paola