Natale bussa… e noi apriremo la porta

Ci siamo vita mia, il Natale è alle porte, e con l’anima che si affligge sull’altalena della emozionalità, entrerà in casa nostra illuminato e scaldato da te.

Perché tu ci sei, amore mio, anche se sarà straziante vedere il tuo posto a tavola occupato dalla tua assenza. E piangerà il nostro albero di Natale, senza il tuo occhio virtuale a immortalare il particolare della nostra palla rigorosamente rossa. Il nostro albero, sanguigno come sempre.

Rosso, colore delle emozioni, dell’amore, dei sentimenti, della speranza, del buon augurio. Il colore del Natale. Quest’anno, tesorone mio, aggiungerò delle decorazioni dorate.

Oro, prezioso come sei tu, nella mia quotidianità insieme a tuo fratello. I miei due gioielli. Voi due, un pianeta parallelo, e io a girarvi intorno come un piccolo satellite che continua a ruotare, moto perpetuo senza mai abbandonarvi.

Ce lo inventeremo questo Natale, il nostro primo con la tua assenza. È tutta una incognita, un mastodontico punto interrogativo. Che ho paura a vivere. Aspetto, vivendo una dualità di emozioni, pensieri e sensazioni.

Mi ripeto che non posso non fare le cose che ci riempivano di gioia, ma stride l’ipotetica serenità con la mia disperazione. Conflitto di interesse che dovrò in qualche modo risolvere, ma ora è presto, o forse è già tardi. E allora mi ripeto che vivrò, tutto, nell’istante in cui si paleserà.

Sarà solo l’attimo che condizionerà il nostro Natale, e lascerò che le emozioni, qualunque esse siano, prevalgano su una razionalità, che oggi vive fasi alterne.

Culla di sentimenti che dovrò imparare a gestire, in una girandola emotiva che dovrò fagocitare. Altra mia speranza sotto le foglie.

P.S.: Ti ho trovato, vita mia. Sei riflesso, nella palla di Natale in basso a destra. L’ho notato mentre ritagliavo la foto per pubblicarla… mi stai indicando la via, e io non posso non seguirla.

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