Fantazoo, per noi solo Alvaro e Camilla, il bue dalla parlata romanesca e la tartaruga toscanaccia fino al midollo. E ancora la Pimpa, cagnolina bianca a pois rossi, Topolino, fumetto che divoravi. Poi, su tutti, DragonBall… What’s My Destiny DrangonBall.
Mi sembra di sentirti cantare la sigla di quel cartone animato, e capisco la tua adulta passione per i Manga, che nasce proprio da Goku e compagni.
Ecco, con loro il cassetto dei ricordi della tua infanzia si schiude lentamente, lasciando trapelare te bambino. Doloroso passaggio che però, ora, sembra necessario, consapevolezza docet. Non riuscivo a rammentarla, tiretto chiuso a chiave a custodire gelosamente la tua fanciullezza.
E invece vivere quello che amavi è stato tornare indietro nel tempo, e ridarti sembianze da fanciullo. Funesto passaggio questo, che però, come tutto il resto, va vissuto, a cercare di rimettere insieme un puzzle che appare incomprensibile e amaro.
Perchè, diversamente, mi sembra di perderti di nuovo.
Non è scevro da lacrime e sofferenza tutto questo, al supplizio della rimembranza si aggiunge il desiderio, profondo e incontrollabile, di voler tornare al tempo che fu, e mai più sarà.
Ma ritrovarti nei cartoni animati, nei tuoi cartoons, è l’aspetto che rende un po’ più lieve il mio tormento.
Riaverti, nelle cose belle e a te care.
Anche se ora pesa, immensamente, a togliere il fiato, a trafiggere il cuore.
Il mio cuore sempre ormai diviso a metà, tra terra e cielo.