Star Wars la tua passione, un’altra delle tue tante passioni. E il Millennium Falcon, quest’astronave che, talmente amata, l’hai tatuata sul tuo braccio.
Era forte l’amore per questa saga, su tutto c’era, sempre e prima, Star Wars. Eterno bambinone, a riempire la tua vita di fanciulleschi oggetti, che oggi mi riportano costantemente a te.
Cento chili di Peter Pan, a colmare una quotidianità che rendevi più leggera, malgrado la pesantezza dei nostri giorni. E oggi, vivo momenti pesanti che il mio Peter Pan non potrà più alleggerire, anche se costantemente penso a te, e a quello che avresti fatto o detto, a cosa avresti inventato, per attenuare tutto ciò.
La tua assenza si fa sempre più pesante, evidente trasformazione della mia disperazione.
Solo una luce, la luce del Millennium Falcon che ora è diventata la tua luce eterna. A illuminare il tuo angolo, e a cercare di illuminare la mia vita, eterno crepuscolo di ciò che poteva essere, e mai sarà, mai più.
Non so se basterà, il tuo Millennium Falcon, ma ora ho quello, a immaginare te, al posto di Ian Solo, e me come Chewbecca, al tuo fianco, co-pilota delle tue avventure, sempre.