Quando si dice che la morte taglia in un attimo tutto quello che avevi progettato, anche con un semplice acquisto che hai dovuto posticipare in quanto prevendita in Italia con consegna sei mesi dopo l’ordine. Questo è l’esempio lampante, con coincidenze che fanno riflettere, almeno una mamma immersa nel suo dolore come me.
Una mail, di un negozio di videogiochi e accessori che vende anche online, famoso in tutta la penisola, sul mio indirizzo di posta elettronica due giorni fa: “Cara Sonia, abbiamo il piacere di comunicarti che abbiamo spedito il prodotto da te ordinato…” . Io ordinato cosa? Chiedo a mio figlio Leonardo, che ci pensa un attimo e mi dice “mà, è il mio regalo dello scorso Natale per Emi, Crash Bandicoot, me lo aveva chiesto lui dicendo che non gli interessava che sarebbe arrivato dopo sei mesi…l’ordine lo abbiamo fatto io e Emi insieme, prima di Natale, pagando con la tua carta, e a nome tuo”. È arrivato oggi, dopo due mesi che lui se ne è andato via per sempre”.
Beffa delle beffe, realtà crudele che ti riporta a una vita vuota e senza un significato. Mi accorgo che mio figlio è presente nella mia quotidianità anche in queste cose, ma che anche in questi piccoli avvenimenti ritrovi tutta la crudeltà di una vita che se ne è andata via troppo presto.
E allora ti accorgi che tutto questo continuerà, sempre, a condizionare i tuoi giorni. Ti accorgi che la persona che ami più della tua vita sarà sempre con te, anche in un simpatico pupazzo, ma sempre e soprattutto in ogni gesto che giornalmente dovrai compiere. Sarà, perciò, necessaria una nuova chiave di lettura della quotidianità, perché sempre ritroverai qualcosa, anche la più sciocca, che ti riporterà al tuo dolore.
E sarà necessario trasformare questo dolore, cercando di trovare qualcosa che gli dia un senso meno infausto , meno straziante.
Sarà un lavoro duro, che richiederà un tempo incognito e personale, perché ognuno di noi, che vive come me, tra terra e cielo, avrà i suoi tempi, e niente e nessuno potrà condizionare questa trasformazione, se non il proprio cuore.
Leggo e passo dal pianto al riso….. schizofrenia?!?! No, del resto anche Emi passava dalla serietà compassata al genio e sregolatezza. Ci ha lasciato di tutto! Saremo consolati per questo?
❤️